sabato, dicembre 24, 2011
sabato, dicembre 17, 2011
There's a warm stranger holding me.
C'è uno sconosciuto che con calore mi abbraccia.
Doing it brings out the thug in me.
Farlo tira fuori il mio lato duro.
The night is beckoning me.
La notte mi sta chiamando.
Electronic music is pumping in me.
La musica elettronica sta pulsando.
The dark room scene.
Ice machine.
C'è uno sconosciuto che con calore mi abbraccia.
Doing it brings out the thug in me.
Farlo tira fuori il mio lato duro.
The night is beckoning me.
La notte mi sta chiamando.
Electronic music is pumping in me.
La musica elettronica sta pulsando.
The dark room scene.
Ice machine.
domenica, dicembre 11, 2011
domenica, settembre 25, 2011
Mente perversa, in cerca dei fumi neri dell'oscurità, dell'oscenità al di sotto, io cerco di darti dei figli, di irrorarti di luce per fissarti alla superficie, come la gente normale, invece continui a tornare qua, a moltiplicarti, ubriaca di scurrile bramosia, voyeur nella notte. Quante siete ormai lì? Insaziabili, bramanti, prepotenti. A nessuno interessate, ma a me sì.
domenica, settembre 18, 2011
venerdì, agosto 26, 2011
mercoledì, luglio 20, 2011
sabato, giugno 25, 2011
Fissare la riva senza essere capace di ancorare, sono sabbia mollata in mezzo al vento, una fiamma tremolante in balia di un soffio. Sono la somma di tanti viaggi mai fatti, una eterna notte bramante di un'alba che non vedrà mai. Insicure anche nel sonno le mie dita tentennanti. Gli occhi lucidi e tante preghiere sprecate.
sabato, maggio 14, 2011
Il cuore scoppiava dal troppo ballare, le orecchie sanguinavano di troppa musica, dal non riuscire a contenere nelle vene la felicità, si restava in piedi nel fresco della notte a scrivere fino a tardi, a bruciare in quelle eterne notti, a lasciarsi ricoprire il cappello di neve, a sentirsi uscire le farfalle, a correre nell'erba alta tra il vento che ci sussurrava quanto eternamente avremmo vissuto. Il tempo non era niente, lo spazio era tutto nostro. A sperare di ridere per sempre e a finire ad ingoiare l'acqua del cesso in cui abbiamo immerso la testa.
mercoledì, aprile 20, 2011
Mettermi la crema prima di andare a letto, spazzolarmi i capelli, parlare in uno specchio che invecchia la pelle, i contorni seppia. Giornate di tisane, i manga e i brownies. Penso al potere che hai su di me, per trasformare gli orli dei precipizi in enormi campi verdi, inverti la gravità, tocco la terra, non è più freddo sotto questa coperta, gli incubi di lava e fiamme diventano sogni sicuri, il grigio e il nulla reti di cotone. Non si rompe niente, niente è fragile, né vetri né cristalli, posso dormire nel buio della notte se non mi lasci.
domenica, aprile 10, 2011
Gli scienziati descrivono il vento come risultato di pressioni diverse, come masse di aria che si spostano, no? Devono mettere tutto in parole perché devono essere sicuri di averlo imbrigliato, di averlo posseduto. Ma è molto di più il vento, è tutta la vita, è la vita di tutti. Vita che mi arriva diretta alle orecchie, talmente strillante che non riesco a sentire altro, e mi racconta attraverso le foglie dei posti lontani in cui è stata, della neve che ha sciolto, del polline che ha trasportato. E mentre apro le braccia ed inspiro sento che ci parla con me, con parole di tutte le lingue, che si infilano sotto i vestiti, sotto la pelle che pulsa di emozioni, che si lascia eccitare. So che è la natura che mi sta parlando, nascondendomi il rumore delle auto, in questa notte scura in cui siamo solo tu ed io.. ed un cane di nome Eolo.
lunedì, aprile 04, 2011
mercoledì, febbraio 23, 2011
Lei e Mia raccolsero tutte le loro cose e partirono. Finalmente smetteranno di sentire quella cosa che qua manca sempre. Lasciano dietro tutti i massi, tutti i pesi, tutto il fango. Non ricorderanno più niente, né cadute, né lacrime. Mi lasciano qui, perché io non ho il coraggio di partire, perché nessuno viene con me.
martedì, febbraio 08, 2011
In balia di tutte quelle persone che ti spingono via, ti guardo con impotenza venir cancellata, schiacciata ed annientata, hai perso ormai tutte le radici, fatta rimbalzare da questo mondo da cui non riesci a ribellarti, in un crisi che non riesci a sbrogliare. Non riesci a piantare i piedi, non riesci ad ascoltarti, ormai talmente impegnata da non saper più a dove appartieni, da non sentirti più a casa in te stessa, da non trovare più il tuo scudo. Hai solo bisogno di ritrovare la magia e la bellezza che solo pensi di aver perso.
lunedì, gennaio 03, 2011
Posso vedere, posso immaginare, posso percepire sprazzi di felicità. Mi arrivano alle orecchie sotto forma di eco che viaggiano nel vento, trasportati come polline, mi arrivano come note di chitarra che rimbalzano fra i condomini, accordi in minore che toccano vecchie sensibilità, alle stesse frequenze del cuore. Li trovo in vecchi film del pomeriggio, nell'abbaiare di cani, nel buio che arriva presto d'inverno, nelle foglie che cadono, nel frinire delle cicale, nelle onde del mare che continuano a tornare a riva. E nelle parole che sto scrivendo. E fa tutto un male cane. Una volta collezionavo gli sprazzi in piccoli contenitori, chiusi e sigillati. E ora con l'aria aperta sono evaporati tutti.
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