mercoledì, novembre 28, 2007

Sono di nuovo ipersensibile: sento la musica con piu' sentimento, come una volta, i colori sono piu' forti, i rumori piu' insistenti...

Non ce la faccio piu', mi sento scoppiare. Il respiro e' veloce e pesante, il cuore sempre in movimento frenetico, ne sento il rumore, lo sento battere nel petto, scontrarsi con le pareti. E il sangue pulsa, lo sento scorrere, mi viene da piangere, e da ridere. Mi scoppiera' il cuore?

domenica, novembre 25, 2007

Ci incontreremo nella prossima galassia, quando il tempo per entrambi non esisterà, solo per noi.
Solo io e te. Come in un girotondo, mani tra le mani, le braccia attorno a te. Attorno a tutto quello che è dolce. Come pianeti dispersi, fermeremo immobile lo spazio, per perderci negli occhi, nei riflessi. Come le uniche gocce del fiume. L’istante esatto, quello, lo voglio ricordare…
Ci incontreremo domani…


We'll meet in the next galaxy, when time for both of us won't exist, just for us. Just you and me. Like in a ring-a-ring-o'roses, hands in hands, my arms around you. Around all what's sweet. Like lost planets, we'll stop the space still, to lose in the eyes, in the reflexes. As the only drops in the river. The right moment, that, I want to remember...
We'll meet tomorrow...
Ma perché è tutto così bello? Dal momento in cui apro gli occhi, di nuovo affronto un nuovo mondo, ma è un’intera vita, intera. Ogni giorno attraverso lande e oceani, ogni giorno combatto tanto, ma non sono mai stanca. Tutto pulsa in me, tutto spinge, tutto mi mette agitazione, mi rende estatica, tutto mi sprona. Ogni cosa è eccitante, come se fosse il primo giorno dell’universo. Finalmente gli occhi si sono aperti, e che palpiti

lunedì, ottobre 29, 2007

Honey and Clover - Chica Umino

"All'inizio dell'estate, ho piantato dello shiso e del basilico in un vaso sul balcone. Sotto i raggi del sole estivo, sono cresciuti molto. Ma poi, a causa di un tifone, lo shiso con il fusto più alto si è spezzato. Mia madre mi ha detto di strapparlo nel punto in cui si è rotto, così sarebbe cresciuto un nuovo ramoscello e tante nuove foglie. Ma io non riuscivo a decidermi, non riuscivo a strapparlo, perché le foglie che erano cresciute oltre il punto in cui si era rotto, erano ancora verdi. Quindi gli misi un bastone per sostenerlo...
Qualche giorno dopo uscii sul balcone e vidi che shiso spezzato non aveva retto il suo stesso peso e ora giaceva per terra. Aveva ragione mia madre, avrei dovuto strapparlo nel punto in cui si era rotto. Non c'era altro da fare che sperare che da lì nascesse un nuovo ramoscello. Ma io non ce l'ho fatta... non ho saputo decidermi..."



"Le braccia e i corpi sudati si vestono della spessa aria della sera d'estate. Al vento
è mischiato un lieve odore di petardi... Forse, in qualche giardino, dei bambini
stanno bruciando la loro piccola estate..."

domenica, ottobre 28, 2007

Un senso di claustrofobia mi perseguita: ovunque...

The sky is falling! It's falling on me, and on everything. I'm afraid, I can't breath.
My chest is pulsing, something's keeping it down. I feel water in my ears, cement on my head.
The walls are closing in, I'm trapped in here. I need fresh air, I need a way out!!

→ Exit

venerdì, ottobre 26, 2007

"Fu quella sera che scoprii che quasi tutte le creature che consideriamo malvagie o cattive, sono semplicemente sole... e magari mancano un po' di buone maniere"

- Big fish -

lunedì, ottobre 15, 2007

Ormai c'è solo la lontananza tra noi. Nessuno l'ha chiesta, ma è tutto quello che è rimasto. La memoria lentamente cancella, tanti bei ricordi, e tanta cenere che copre un fuoco spento. Così tanta tristezza, che non voglio pensare a quando verrà veramente buio. E quando verrà Natale? Già le foglie cominciano a cadere... Ti prego Dio, fa che venga qualcuno...

giovedì, settembre 27, 2007

Credo di aver trovato un pozzo. C'è un secchiello che è sempre pieno. Mi sembra tutto così strano.
Continuo a tirarne fuori speranza, ma perchè? Cosa vuol dire questo? Anche quando non dovrebbe più essercene, ne riesco a trovare ancora ed ancora. E questo mi mantiene sedata. Ma chissà per quanto. Quando il pozzo sarà vuoto, lo so, sarà veramente la mia fine del mondo...

venerdì, settembre 14, 2007

La foglia che cade... la guardo...
E' già finita l'ispirazione?
E' già autunno? Credo di aver dormito talmente tanto. Ed io odio dormire. Perchè intanto il mondo scorre, e mi esclude. E tutto cammina. Io aspetto il treno in un angolo.
Ritrovo l'ispirazione. Casualmente è già autunno.

martedì, settembre 04, 2007

Vorrei sapere… vorrei sapere scientificamente quanto tempo deve passare prima che si riesca a dimenticare la persona amata. Ho visto passarci un mio amico, che non ha mai versato una lacrima, ho visto passarci una mia amica, che ha pianto per due mesi consecutivi. Vedo molta gente, che sta male, ma non mi sembra quanto me. Gente coraggiosa, gente forte… Vorrei una prova, la sicurezza che un giorno lo dimenticherò.

sabato, settembre 01, 2007

Ieri, arrivata davanti alla porta d'ingresso della mia casa, ho visto la nipote della mia vicina, in bici con un’amichetta, appoggiare una mano sul garage dei nonni, spingere e aprirlo. È stato una specie di flash back di milioni di anni, di parole, di giochi e di sguardi. Sono tornata indietro, ho visto la scena di Michael, il mio vicino, che spingeva quello stesso garage, con la stessa potenza, alla stessa altezza, ed io e mio fratello appena dietro, con le biciclette, aspettando di entrare in quel garage, mondo a parte, casa riparatrice, tomba di segreti. E prima di noi probabilmente lo facevano gli altri fratelli più grandi, i genitori o gli zii. E dopo di questa bambina, verranno i loro figli. E anche se sarà in un altro luogo, anche se questa casa venisse abbattuta, i legami di sangue esisteranno all’infinito. Tutti siamo legati. Il tempo passa, le generazioni si susseguono, così velocemente che neanche ce ne accorgiamo. Così impegnati a districarci nelle nostre vite, così ciechi a volte. E poi i bambini, la vera risorsa del mondo, i veri custodi della felicità. Che meraviglia…
Così immerse la testa e… silenzio. Un meraviglioso, penetrante, assoluto silenzio. Era un bel po’ che non faceva il bagno, preferiva la doccia, ma quel pomeriggio Emma aveva fissato la vasca stranamente attirata da essa. Era sempre stata affascinata dall’acqua. Quando era in laboratorio di chimica alle superiori, ad esempio, e doveva riempire il lavandino per raffreddare i bicchieri, si bloccava a guardare l’acqua che scorreva, ferma davanti al bancone, con gli occhi fissi. Poi, chinandosi, immergeva un dito e la agitava un po’. Creava sfumature, riflessi, forme. Si impregnava della sua freschezza, aveva voglia di berla, di farla entrare in sé. Oppure quando in cucina faceva bollire l’acqua per cuocere la pasta, accendeva sempre la luce della cappa aspirante in modo che illuminasse l’acqua e poi buttava la pasta che la colorava di riflessi gialli.
E così quel pomeriggio decise di farsi il bagno e, come in piscina, immerse le orecchie creando il vuoto dentro di sé, o meglio la pienezza della pace. Dopo un po’ cominciò a sentire gli strani caratteristici rumori: Un brusio di fondo, lo scoppiare di alcune bolle di sapone e un po’ di acqua muoversi. E poi il suo respiro, e il battito del suo cuore, che accelerava e rallentava costantemente. Poteva immaginarsi il sangue scorrere nelle vene, pulsato dal cuore, tutti gli organi in movimento, un universo di battiti e ordini creato apposta per lei, dentro di lei.

domenica, luglio 29, 2007

Oh, finalmente la solitudine è tornata in me. Posso stare da sola, posso essere costretta a stare da sola. Chissà se lo voglio veramente... Cucino torte, rileggo vecchi libri e guardo un sacco di film. Cammino più lentamente , soffro meno il caldo, mi fermo di più nei negozi. Tutto è bello, tutto torna alle sue dimensioni naturali, e tutto è silenzio, e la notte è scura. E non sono obbligata ad aprire la bocca...

venerdì, luglio 06, 2007

Amatemi... tutti, dal primo all'ultimo. ho solo bisogno di questo...

Mi lacrimano gli occhi, dalla mattina alla sera. Il primo pensiero quando li apro, l'ultimo quando li chiudo. E bruciano. Ed avrei voglia di urlare ma nemmeno quello so fare...

Amore, ti prego... amami...

sabato, giugno 23, 2007

Se potessi decidere, una volta nella vita,
che un sogno diventasse realtà,
opterei per quello di stanotte:
Amore e protezione,
baci e passione…
La sensazione più dolce,
nel cuore.
Stare vicini fino alla morte, finché la vita non ci lascia in cenere.
E anche dopo

mercoledì, giugno 20, 2007

L'amore ha la virtù di denudare non i due amanti uno davanti all'altro, ma ciascuno dei due davanti a sé
- Cesare Pavese -

martedì, giugno 19, 2007

lunedì, maggio 14, 2007

Se mi guardi con i veri occhi, mi sento così bella. Ma ora mi guardi con quegli occhi cattivi, che sembrano volermi perforare. Quegli occhi che vogliono abbatermi, stendermi al suolo e liberarsi di me una volta per tutte. Vuoi farmi male, mi odi. Ed io che ti amo così tanto...

giovedì, maggio 10, 2007

Oggi in gelateria ho visto due sorelline, uguali come gemelle. Rosse rosse in testa, come con ciliegine dalle sfumature dorate, costellate di lentiggini dalla punta del naso alle caviglie. I lineamenti nobili, i contrasti forti, i modi gentili, i movimenti lenti. Che splendore...
8. Snow
Let the snow Fall on your thrown, your thrown of dreams, your thrown of thoughts When you go for the streets, don’t look down, stare the top of the trees
Let the snow Fall on your head Fill up your mind Freeze out your tongue (tied)
Let the snow, this magic fad, cram your mouth, enter your skull, I tumble down on my knees, I hang the flurry in my gloves
Let the snow Fall on your head Fill up your mind Freeze out your tongue (tied)
I am breathing this wind through my eyes, through my skin, The darkness I’m walking in is coming in, is beckoning
Let the snow Fall on your head Fill up your mind Freeze out your tongue (tied), Let the snow Fall on your head Fill up your mind Freeze out your tongue (tied)

martedì, aprile 10, 2007

Tra le varie indecisioni nel mezzo c’è il futile e il vago, ci sono io…

I sogni sono imperfetti: diventano veri, perdono libertà

Ora so per certo che la mia felicità non durerà mai più di qualche giorno. È talmente effimera che non esisterà mai.
“Sbiancano i salici, i pioppi fremono
Brezze lievi imbruniscono e tremano
Fra le onde che da sempre s’inseguono
Intorno all’isola nel fiume
Che scorre verso Camelot.
Quattro mura grigie e quattro grigie torri,
S’affacciano su uno spiazzo fiorito,
E l’isola silenziosa racchiude
La Signora di Shalott”

“E balenanti in uno specchio terso
ogni dì uguale eppure diverso
osserva le ombre del mondo che ha perso
e la strada che si snoda verso
il castello di Camelot… E a volte compaiono in quello specchio nero
coppie di cavalieri che salgono al maniero.
Ma per lei non ce n’è uno leale e sincero,
per la signora di Shalott”


Da "Il giardino delle ombre", di Margaret Buffie
When the wind starts to blow, all the swallows seem to get crazy, like me...

Veramente, adoro il vento come posso adorare poche cose nella mia vita...
Sale
Ingoio sale, mentre canticchio una vecchia canzone. Mi si scioglie in bocca, la storco, sorridendo. Inclino la testa, cerco di trovarne un angolo. Cammino e cammino, le suole consumate ma le scarpe ancora verdi. Le unghie mangiucchiate e rosse dal freddo, le mani tremanti, niente guanti. Cado in ginocchio, comincio a rotolare finché sbatto. A schiena sotto apro la bocca e faccio mischiare gli ultimi granelli rimasti con la neve, che intanto mi entra per il collo.
Una donna si ferma e mi guarda, fazzoletto rosso in testa, svolazzante, e bambino piangente in grembo. Piange a squarciagola, come se stesse morendo. Possibile. Viso pieno di rughe, come mia nonna, ma non sorridente, quasi arrabbiato, viso rosso e denti marroni, quasi pronta a sputare. Il ghiaccio mi entra nelle ossa, mi alzo in piedi e ricomincio a camminare.
Mi fermo, volgo lo sguardo indietro. Siamo partiti solo da poco e già sono stanca. Sono stanca. Sono stanca. Continuo a pensarlo. Vedo tanta gente, marrone. Salticchio per risvegliare i piedi, uomini mi passano accanto, mi passano via. Non mi guardano, troppo indaffarati. Visi cupi, neri, occhi bassi ed imbronciati. Vita difficile, lavoro nei campi, mani callose e sporche. Ne sono orgogliosi, senza dubbio. Passa anche mio padre, quasi irriconoscibile, uguale agli altri. Il cielo è giallo, tanto giallo.
Finalmente lo vedo. Lui lo riconosco, non è come gli altri. È bello, alto, colorato. Gli corro incontro. Incredibile, ho la forza di correre. Gli stringo le braccia al collo e gli salto in braccio. Cadiamo nella neve, freddo. Molto freddo. Non lo sento più, il cuori sono caldi. Fuoco che scorre nelle vene, lava nelle arterie, nei polpastrelli, rigidi. Mi sorride, stanco e stupito. Lo bacio e lascio la gente passarci via, lasciarci da soli. I respiri si mescolano, ci scaldano. Come il fumo di una cioccolata calda.

sabato, febbraio 03, 2007













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Depeche mode's Martyr

I've been a martyr for love And I will die in the flames As I draw my last breath As I'm closing on death I will call out your name I've been a martyr for love Nailed up on the cross While you're having your fun As the damage is done I'm assessing the costI knew what I was letting myself in for I knew that I could never even the scoreI've been a martyr for love I need to be by your side I have knelt at your feet I have felt your deceit Couldn't leave if I tried I've been a martyr for love Tortured every hour From the day I was born I've been moved like a pawn By the greatest of powersI knew that I would have to suffer in vain Aware that I would never outgrow the pain

Sono stato un martire per amore, e morirò tra le fiamme, mentre emetto il mio ultimo sospiro, mentre sono vicino alla morte, chiamerò il tuo nome Sono stato un martire per amore, crocifisso, mentre tu ti diverti, mentre il danno è ormai fatto, io ne valuto il costoSapevo quello a cui mi stavo abbandonando, sapevo che non avrei mai potuto tenere il contoSono stato un martire per amore, ho bisogno di stare al tuo fianco, mi sono inginocchiato ai tuoi piedi, ho percepito la tua falsità, non avrei potuto lasciarti neanche se ci avessi provato Sono stato un martire per amore, torturato ogni ora, dal giorno in cui sono nato, sono stato mosso come un pedone, dal potere più grandeSapevo che avrei dovuto soffrire invano, ero conscio che non avrei mai superato il dolore Sono stato un martire per amore…